In questo libro, L’uomo che piantava gli alberi, di Jean Giono, ho trovato fin dalle prime pagine una sorta di messaggio diretto all’uomo, come se l’autore volesse dirci, scrivendo questa storia, che stiamo distruggendo la natura del nostro mondo. Oggi, sempre più spesso vediamo ragazzi che inquinano e sprecano le risorse del mondo, come lacqua, che ormai sono sempre più limitate. Non riflettono però sul fatto che anche per creare la cosa più facile da realizzare, alle sue spalle in realtà c’è un lavoro che necessita di materie prime. Il nostro pianeta si trova in un momento critico dove, per vari motivi, tra cui anche quello della guerra, ci sono sempre più problemi nella gestione delle materie prime come l’acqua e il gas. Ad essere sinceri mi da altamente fastidio chi neanche prova a rispettare l’ambiente, dai nostri genitori stiamo ereditando un mondo non proprio in condizioni ottimali, di questo passo lasceremo ai nostri figli un pianeta in condizioni critiche. So che è difficile compiere il gesto di Ebreard ma chiedo a chi ha lo spazio di fare come ho fatto io, piantare e curare una piantina. Se ognuno di noi facesse questo piccolo gesto riusciremo a coltivare un futuro migliore per noi e per il nostro futuro.