OLTRE IL COLORE di I. Pintea, G. de Cillis IIB

BELLA E’ LA NOTTE

E IL VOLTO DELLA MIA GENTE

BELLE LE STELLE,

E GLI OCCHI DELLA MIA GENTE.

BELLO, ANCHE, IL SOLE.

BELLA, ANCHE, L’ANIMA DELLA MIA GENTE.                Langstone Huges

Nei primi due versi l’autore fa un paragone. Dice che la notte è bella, e l’uomo ha paura di essa perché non vede quello che c’è dietro. L’uomo ha paura di quello che non vede, di quello che non conosce, ma non deve avere paura, perché la notte è bella. E come la notte, anche il volto della sua gente è bello. È di colore scuro, ma è un bel volto, e neanche qui il resto delle persone riesce a vedere quello che davvero c’è dietro. Non bisogna averne paura però, perché è bello proprio come la notte. Anche le stelle sono belle, sono bianchissime e luminose. Gli occhi della sua gente sono belli come le stelle, bianchi e luminosi. Non bisogna aver paura di quegli occhi. Anche il Sole è bello, grande, caldo, luminoso, pulito e puro. E l’anima della sua gente è bella: è un’anima grande, pura e pulita. È un’anima buona. Proprio per questo le persone “bianche” devono imparare a guardarci dentro, e a non averne paura, perché il volto, gli occhi e l’anima della gente di colore sono tanto belle come il volto, gli occhi e l’anima della gente di colore.

Questa poesia mi è piaciuta tanto, perché è bello il messaggio che mi ha trasmesso. Parla della gente di colore, che viene creduta inferiore, diversa, cattiva e sbagliata. Nella vita di tutti i giorni, troppe volte sentiamo la parola “razzismo”. È una parola ‘brutta’, ed è brutto anche il significato che nasconde. È una brutta parola perché la razza è solo una, ed è la razza umana. Siamo tutti uguali, e non ci sono persone migliori o peggiori di altre, né gradi di superiorità o inferiorità, perché nel diverso siamo tutti uguali. Noi persone dobbiamo imparare a guardare oltre l’aspetto fisico; dobbiamo saper guardare il dentro di una persona (la sua anima), e dobbiamo rispettare e accettare il fatto che non siamo tutti uguali. Ma la situazione attuale non è cambiata: molte persone abbandonano la propria casa e migrano dal loro paese originario in cerca di una vita migliore. Queste persone viaggiano per condizioni sociali, economiche ma molte proprio per il caso del razzismo. Le persone di colore sono belle; sono persone che non devono essere giudicate dall’aspetto esterno, ma da quello interno e dall’anima. Sono persone che non devono essere schiavizzate perché non sono inferiori. Sono persone che devono essere amate per quello che sono.

La poesia affronta il tema delle persone di colore ma non vuole essere esplicita così nel testo l’autore utilizza diverse metafore e grazie ad esse la poesia sembra nascondere un mistero. La strofa che mi ha colpito di più è: “Bella è la notte e il volto della mia gente” perché è in questi versi che si svela il messaggio che vuol trasmettere…la notte è nera come le persone di colore. E noi umani a volte dovremmo ricordare che le cosiddette “razze” non esistono per gli uomini ma solo per il mondo degli animali e dovremmo ricordare che se prendiamo in giro un compagno perché ha una religione, nazionalità o idee diverse non facciamo altro che prendere in giro un essere umano proprio come noi. “Belle le stelle e gli occhi della mia gente”, se osserviamo con molta cura gli occhi di un bambino che viene dall’Africa,possiamo notare che i suoi occhi appaiono lucidi ma con paura, perché le persone che attraversano il mare, nei loro occhi, hanno i visi delle persone che sono disperse in mare o che addirittura non possono più vivere la vita; ma come le stelle perché magari dietro tutto questo dolore una speranza ancora c’è. Langstone Huges vuole far capire l’importanza delle persone che purtroppo hanno perso la vita,che anche se sono morte sono sempre accanto a noi e le loro anime illuminano sempre la nostra vita, proprio come la luce del Sole.