GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA UNESCO

Nel primo giorno di primavera si celebra l’arte poetica come trasmissione fondante della memoria. 
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace e sensibilizzare il pubblico verso quanto di bello possono creare il suono e il senso delle parole a prescindere dalla lingua.

“La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni  Rendendo omaggio agli uomini e alle donne il cui unico strumento è la libertà di parola, di immaginazione e di azione, l’Unesco riconosce nella poesia il suo valore di simbolo della creatività dello spirito umano. Dando forma e parole a ciò che non ne ha – come la bellezza insondabile che ci circonda, l’immensa sofferenza e miseria del mondo – la poesia contribuisce all’espansione della nostra comune umanità, contribuendo ad aumentare la sua forza, la solidarietà e la consapevolezza di sé .”                Irina Bokova direttore generale UNESCO

I MIGRANTI

Stare sul mare aperto Giorni e mesi Un futuro migliore Un posto qualsiasi Sbagliando rotta in un gommone arancione, Contrasto cielo chiaro pelle scura, Ammirando le stelle di notte, Senza bombe, fuoco e dolore. Un barcone Ammassati, uno sopra l’altro, Corpi in acqua, Che non si può bere. Sperando che una barca si avvicini, Sperando nella salvezza. Nessuno vuole lasciare il proprio paese, La propria casa, Casa culla delle guerre, Un biglietto di sola andata, Per l’incognito, per qualcosa di insicuro, più sicuro della propria patria.                                      Arianna Mancini IIID

NON SOFFRIRE…                                                      

Non soffrire amata mia Tu che stai soffrendo nell’aldilà Non soffrire amata mia Tu Hai dato un senso alla parola amare Non soffrire per le persone Che del male ti hanno fatto Non soffrire amata mia Perché da qui OraTutti ti dicon grazie. Manila Mastropietro  IIB

Madre natura

A te mi rivolgo madre natura Madre della vita, del cielo, del mare, Delle montagne, delle foreste, del sole. A te mi rivolgo con gli occhi pieni di lacrime. Ti abbiamo lacerata, annientata, contaminata… Noi umani ti abbiamo condannata. Ed ora ti rivolgi a noi Con uragani, terremoti e tsunami. Adesso, ora, è arrivato il momento Noi piccoli riusciremo a mettere fine a questo tormento… Se i grandi, adulti e potenti Continuano a parlare senza far niente Noi potremmo ridare voce a te … madre potente Giada Stregapede IIB