Guardando…”TEMPI MODERNI” di Luca Cristino 3D

TRAMA: il film tratta di un argomento storico molto importante ovvero lo sfruttamento degli operai. Il film comincia illustrando il protagonista che attraversa la strada per andare alla fabbrica. Arrivato al lavoro comincia subito ad avvitare dei bulloni dei pezzi di auto che scorrono sul nastro, però facendo ripetutamente lo stesso movimento finisce che l’operaio impazzisce e viene cacciato dalla fabbrica e portato in ospedale. Qualche mese dopo viene rilasciato dall’ospedale, perché secondo i medici il suo esaurimento era passato. Però il povero operaio sfortunato come era viene arrestato perché era stato trovato all’inizio di una folla di rivoluzionari sventolando una bandiera rossa che voleva restituire ad un camion che precedentemente l’aveva persa. Una volta in prigione si trova complice di uno spacciatore,senza saperlo, che però è lui stesso a fermare quando quest’ultimo cerca di farla franca con altri detenuti; per questo gesto eroico in carcere la sua vita diventa bellissima fino al punto che una volta scarcerato voleva rimanere. Uscito di prigione si innamora di una ragazza che aveva avuto una vita difficile ed era scappata dai servizi sociali. Insieme a lei pensano una vita migliore e allora Chaplin si cimenta in ogni lavoro, fino a che non viene imprigionato di nuovo. Nella sua permanenza in carcere monella, la ragazza, viene assunta in un locale per cantare e ballare, tanto che trova lavoro anche a Chaplin. Quando tutto sembrava andare per il meglio viene arrestata la ragazza per vagabondaggio, però Chaplin e monella riescono a scappare. Il film si conclude con Chaplin e la ragazza che camminano su una strada verso nuove mete e nuovi sogni. Il film tratta di una tematica che è molto importante nella storia perché tratta degli operai, del loro sfruttamento e delle loro vite. Tutte queste cose racchiuse nella prima scena: si vede il fumo delle fabbriche, il modello T e la gente che esce dalla metropolitana accalcata tra di loro come un gregge di pecore. Il film andando avanti descrive illustra le fabbriche, la catena di montaggio, l’alienazione e lo sfruttamento degli operai; su questa tematica il film è molto preciso infatti in una scena si vede un collaudo di una macchina, e quando quest’ultima ha dei malfunzionamenti il capo e gli ingegneri si preoccupano della macchine e non dell’operaio che si stava facendo del male. Questo film essendo in chiave comica mi ha suscitato del divertimento, della tristezza e mi ha fatto riflettere sulla vita del protagonista. Una scena diventata famosa del film è quando Chaplin viene risucchiato dalla macchina e va a finire in mezzo agli ingranaggi: all’epoca nelle fabbriche l’uomo viene considerato un pezzo della macchina e non altro, non gli interessava se stava male o nei casi peggiori se moriva. Ovviamente sulla parte cinematografica niente da commentare, uno dei film in bianco e nero più belli che io abbia mai visto. Una scena che mi è piaciuta molto è quella finale: nella vita non bisogna mai rimanere a terra ma rialzarsi e affrontare i problemi guardando avanti a testa alta. Questo film lo consiglierei a quelli che hanno studiato il periodo della Belle Epoque o che osservino questo nostro mondo con uno sguardo critico e li invito a guardarlo non come un passatempo ma come un capolavoro da cui prendere esempio e che faccia riflettere. Concludo con una frase che ha detto Chaplin riguardo il film: “Io non ho fatto un film sugli operai ma sulla condizione dell’uomo in quel periodo”.

Locandina del 1936 – “Modern Times”