LETTERE A …Liliana Segre

Nei giorni scorsi, i ragazzi del nostro Istituto hanno avuto modo di confrontarsi sulla proposta della Senatrice Segre la sua vicenda biografica e le ultime vicende che l’hanno interessata: in particolare, hanno letto insieme e analizzato i principi che hanno mosso la proposta di creare una commissione contro la violenza e le discriminazioni. Ne è nato un dibattito interessante, soprattutto quando è stato spiegato loro dell’accaduto al momento del voto. Le loro riflessioni: pensieri genuini, ancora velati di un’ottimistica innocenza che fa ben sperare sul futuro, sono stati raccolti in lettere e inviate alla senatrice.

Quelle che seguono sono la risposta della Senatrice e tracce delle lettere inviate: sono poca cosa ma dimostrano che i giovani, i nostri giovani, sono contro l’odio e la violenza e ammirano il coraggio e l’infaticabile testimonianza di umanità.

“Cara signora Segre, mi chiamo Federico, ho tredici anni e frequento la terza media dell’I.C. “Alberto Manzi” di Villalba di Guidonia. Le scrivo questa lettera per darle il mio appoggio e sostegno contro le minacce e gli insulti che lei ha subito in questi giorni. Ancora non mi capacito del perché di questo odio, di questi insulti contro di lei da parte di “persone”, se così le vogliamo definire, che le augurano cose atroci. Il nostro è un mondo ben strano se pensiamo che esistono persone che “amano” odiare.”   Federico Tornese IIID

“Cara signora Segre, ciò che è successo a lei in Senato è davvero inaccettabile, soprattutto se l’artefice è stato proprio chi dovrebbe evitare che un popolo si divida. Ciò che la gente le scrive è solo un esempio di ciò che ogni giorno succede in tutto il mondo, è molto triste, però, che a scrivere certe cose siano anche i giovani, proprio i giovani che dovrebbero rimediare agli sbagli di chi ha pensato solo a se stesso, a quel giovane che dovrebbe pensare a salvare il mondo e non a insultare gente solo perché si annoia. E pensare che sarebbe sufficiente studiare la storia e riflettere su determinati avvenimenti per evitare che l’odio torni a trionfare.”  Arianna Mancini IIID

Ho sempre pensato che il dialogo è l’unica chiave per esprimere le proprie opinioni e sono totalmente disgustata dalle persone che offendono, insultano oppure usano la violenza fisica o verbale per intimidire. Tutto quello che è accaduto in Senato mi ha lasciato perplessa, senza parole ma le voglio assicurare che ci sono tantissime persone, la mia classe anche, che la stimano, l’apprezzano e sono d’accordo con la sua proposta. I suoi valori, i suoi ideali e le sue battaglie devono essere punti di riferimento per tutti noi. Per me lei è un simbolo di coraggio e della dignità umana e non dimenticherò mai questa lezione di vita!” Sofia Neamtu III D

“Riguardo la sua storia, ne ho lette di ogni… una delle sue frasi che mi ha colpita particolarmente è stata “non perdono e non dimentico, ma non odio” una frase molto saggia… In Senato…beh, il Senato è stato diviso in 2 parti, dove la maggior parte erano con lei, l’altra metà è rimasta “neutra” e questo proprio non lo capisco come non capisco e l’applauso che è mancato. Concludo la mia lettera, dicendole che per me lei è una donna fortissima, che ammiro. Spero tanto di ricevere risposta da lei e mi piacerebbe tanto poterla ospitare nella nostra scuola, questo per noi è l’ultimo anno e abbiamo così tante domande…”   Eleonora Cassata 3D

“…voglio dirle una cosa in quanto ragazzo che vive in questo tempo per molti aspetti “assurdo”, tutti coloro che offendono e inneggiano a fatti riguardanti la violenza o i campi di concentramento non sanno minimamente di cosa parlano, sono insensibili e non hanno un cervello che permette loro di pensare a cosa subiva la gente in quel periodo. Queste persone stanno bene perché quel fatto, quella vicenda storica non li riguarda e a volte fanno finta che non sia accaduta o quanto meno non con quella entità, questi sono esattamente atteggiamenti e pensieri che hanno portato alle dittature. Concludo con il dire che, da studente di 13 anni, non riesco a capire coloro che si sono astenuti dal votare contro l’odio, perché l’hanno fatto? In classe ne abbiamo parlato a lungo e non abbiamo trovato risposta… però, atteggiamenti del genere hanno portato alle dittature del secolo scorso. Per nostra fortuna al mondo ci sono persone come lei e spero proprio, un giorno, di poterla incontrare.”    Luca Cristino classe IIID

“…il mio professore di educazione civica ci ha parlato di quello che Lei ha dovuto subire nella sua vita e a concluso con il suo progetto di Commissione contro l’odio; ho visto, però, anche quello che è successo in parlamento…trovo che lei sia meglio di un super eroe perché sta combattendo, anche oggi, per i diritti degli esseri umani e sono felice che la cosa sia stata accolta con un sorriso; ma dall’altro canto nutro dei dubbi nei confronti dei deputati  che si sono astenuti dal votare. Oramai nel 2019, tutti siamo liberi di esprimere i nostri pensieri e non vedo il perché di non votare. Purtroppo nel mondo ci sono persone molto superficiali e non si accorgono che quello per cui lei si sta battendo è purtroppo un pericolo reale. Come si fa ad astenersi dal prendere una posizione contro l’odio?”  Cosmina Roman IIID

“Questa legge ci dovrebbe far sentire più al sicuro, ma quello che sento io, è paura. Ho paura perché molte idee stanno ritornando e perché facendo così c’è una possibilità che il passato si ripeta. Alcune volte penso che se un tempo o anche oggi ci fossero stati dei bambini a decidere determinate leggi, non saremmo mai arrivati a quello che è avvenuto in parlamento e nella storia del secolo scorso. È una legge che non fa la differenza tra noi ma ci aiuta soltanto, perché non tutti siamo forti a ignorare queste persone e questi messaggi che incitano solo all’odio. La ringrazio per tutto quello che ha fatto e per gli insegnamenti che ci trasmette e spero, un giorno, di poterla incontrare.”     Denisa Constantinescu IIID

Credo che le persone che istigano all’odio vadano fermate subito, perché il pericolo maggiore è che vengano emulate da individui facilmente influenzabili. Ormai sembra normale insultare, si fa dovunque, per strada, in televisione, negli stadi e sui social, dietro ad una tastiera è ancora più facile. Sono certo che portare alla luce il problema, sarà utile per attuare sistemi che siano in grado di fermare questi cyberbulli e non ottengano seguaci. Nonostante non tutti i suoi colleghi parlamentari l’abbiano appoggiata, le voglio far sapere che io e i miei compagni facciamo il tifo per Lei. La saluto con affetto e stima”  Massimiliano Bonanni IIID

“Per me la violenza, verbale o fisica, il bullismo, il razzismo, sono cose davvero orribili: come si fa ad insultare per l’aspetto fisico, il colore della pelle, la religione, le origini? Queste cose non dovrebbero avere ormai minimamente senso. Mi permetto di darle un consiglio, anche se sono una ragazzina di tredici anni e credo che forse lei già lo faccia: non dia peso alle persone che la insultano, vorrebbero rovinarle la vita, ma lei sfoderi l’arma più potente: il sorriso. Non possono farcela, lei è un esempio per tutti noi giovani.” Dhaiana Romano III C

“Sono rimasta sconvolta dal fatto che una parte del parlamento sia rimasta indifferente alla sua proposta. Questo mi ricorda i pusillanimi ovvero quelle persone che non prendono decisioni e alla fine di schierano dalla parte vincente. Spero di non averla disturbata e che la lettera le sia piaciuta. La prego, non si arrenda mai, continui a credere  in ciò che fa perché è una persona importante per noi ragazzi e un mio piccolo sogno è quello di poterla incontrare un giorno” Diana Preda IIID