L’UNICORNO MAGICO di Giulio Cicerone ID

C’era una volta un unicorno magico che viveva in una foresta e che aveva il potere di realizzare un desiderio se si toccava il corno. Molti cacciatori, quando seppero la notizia, lo vollero cacciare per esprimere i loro desideri, quindi andarono alla ricerca tra tutte le foreste di quel paese per trovarlo. La figlia di un cacciatore, di nome Bella, non voleva che lo catturassero perché altrimenti lo avrebbero ucciso e gli avrebbero tolto il corno quindi andò a cercarlo per avvertirlo del loro arrivo. Cercò nella foresta di Grewndel e girò in lungo e in largo fin quando non trovò dei cacciatori molto selvaggi. Infatti appena trovavano un animale sparavano tutti insieme finché i colpi del fucile non finivano. Lei cercò di passare inosservata e ci riuscì, così, proseguì il suo cammino.

-Per fortuna li ho evitati- disse contenta, perché altrimenti si sarebbero accorti di lei solo dopo averle sparato.

Cercò in tutta la foresta ma non trovò l’unicorno magico provò nella foresta di Shallettecocongaga dove c’erano degli animali che parlavano. Sentì da molto lontano qualcuno che parlava e credette che fossero altri cacciatori e si avvicinò per sapere di cosa parlavano Non vedeva i cacciatori, quindi andò da dove proveniva la voce e vide che c’era un coniglio che stava parlando ad altri animali, tra cui farfalle, conigli, api, orsi, tartarughe, e diceva di stare attenti perché aveva visto dei cacciatori uccidere tanti animali.

Loro si accorsero subito di Bella, ebbero paura quindi scapparono. La ragazza gridò: -Tranquilli ! Tranquilli ! Non sono un cacciatore, potete fidarvi.

Allora gli animali si avvicinarono e le dissero :-Perché sei nel cuore della foresta ragazzina ?

E lei rispose : -Sono qui perché devo trovare un unicorno magico per avvertirlo che stanno arrivando dei cacciatori per ucciderlo. Sapete dov’è ? E loro risposero : -Non sappiamo dove sia ma crediamo di averlo intravisto nella foresta di Windocca.

Allora lei li salutò e cercò di uscire per cercarlo nella foresta di Windocca e mentre camminava dei cacciatori la videro e uno di loro le disse : -Ma tu non sei la figlia di Luck Bandolf cioè il cacciatore più selvaggio che ci sia ? E lei rispose : -Si, sono io. E lui le domandò : -Che ci fai qui? Lei non poteva dirgli che andava ad avvertire l’unicorno quindi rispose : -Niente, volevo solo vedere come cacciate visto che siete così bravi. Il cacciatore rispose : -Grazie, allora proseguiamo. E quando i cacciatori si girarono lei scappò veloce come un fulmine.

Bella andò nella foresta di Windocca e trovò l’unicorno che si fidò di lei perché aveva il potere di riconoscere i cattivi e i buoni, e lei gli disse : -Devi stare attento perché ci sono dei cacciatori che vogliono ucciderti!  E l’unicorno rispose: -Hai due alternative: o esprimi il desiderio che vorresti e lasci che i cacciatori mi uccidano o potresti salvarmi la vita e fare in modo che nessuno sappia della mia esistenza. Lascio la scelta a te e devi sbrigarti perché i cacciatori stanno per arrivare. Allora Bella non ci pensò due volte ed espresse il desiderio. Si risvegliò a casa pensando di aver fatto un sogno molto strano e si accorse che anche il padre aveva quella sensazione. Intanto l’unicorno magico continuava a girare di foresta in foresta, contento che Bella avesse preso quella decisione.

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