DUE ROMANZI A CONFRONTO di S. Alessi IIA

Leggere non vuol dire solo aprire un libro e comprenderne le parole, leggere vuol dire girare quella copertina e trovarsi un mondo totalmente sconosciuto davanti agli occhi, un mondo che possa aprirci la testa chiusa a chiave dalla realtà.

Il mondo che voglio raccontarvi ha come sfondo Concord, piccola cittadina Americana dove vive la famiglia March. Il racconto si svolge durante la guerra di Secessione Americana che costringe il signor March, pastore protestante e padre di 4 ragazze, a partire per il fronte. Trovatasi in questa situazione la famiglia si ritrova ad affrontare un periodo complesso soprattutto a causa delle ristrettezze economiche che come un muro si sono messe davanti alla loro quotidianità ma che sono riuscite a superare grazie ai loro sacrifici.

Tutto inizia con un Natale grigio, quando le ragazze si rendono conto che lo loro vita sta mutando. Ma l’unica cosa che manterrà l’equilibrio in questa strana situazione sarà la loro magica unione e complicità. Meg, la più grande ha 16 anni ed è una ragazza molto dolce e socievole, anche se a volte pecca di una leggera vanità.

Jo ha 15 anni, è una grande sognatrice, ama follemente la scrittura e ha un carattere molto forte, quasi maschile; Beth ha 13 anni ed è molto timida e introversa tanto da non riuscire ad andare a scuola, e la sua più grande passione è la musica; infine la più piccola Amy di 10 anni è una bambina molto vivace e amante dell’arte.

Le due sorelle più grandi, Meg e Jo, si rimboccano le maniche lavorando rispettivamente come governante di quattro bambini e come dama di compagnia della zia March, sostenendo la loro mamma che lavora come infermiera volontaria nell’assistenza dei soldati. Un grande aiuto arriverà anche dal vecchio vicino di casa signor Lawrence che ha un nipote, Laurie di 16 anni, che diventerà amico delle sorelle March e con loro vivrà giornate spensierate e in compagnia.

I due avvenimenti più significativi del romanzo sono la malattia che colpisce la piccola Beth che sopraggiunge quando la mamma è assente a causa del ferimento del signor March al fronte.

Il racconto si conclude con il ritorno a casa del padre e la dichiarazione d’amore del signor Brooke, tutore di Laurie, alla giovane Meg.

La scrittrice, anche raccontando di un breve lasso temporale, riesce a mandare avanti il tutto grazie al modo in cui attribuisce una descrizione al particolare ad ogni scena del libro; andando avanti con la lettura questo suo modo di narrare così particolareggiato e minuzioso ti imprime nella testa l’immagine di quello che stai leggendo e ti riesce a far capire indirettamente il carattere di ogni ragazza: la dolcezza e premura di Meg, che a volte viene anche un po’ costretta a soffocare il suo lato bambinesco per colpa della responsabilità che ha nel ruolo di sorella maggiore; l’incredibile maturità di Jo che si alterna al suo carattere burrascoso, che spesso crea alcune situazioni che permettono di vedere e capire il modo di essere delle altre, la sua inspiegabile modernità di pensiero e l’ammirabile caratteristica di rimanere ferma sul suo pensiero senza farsi trascinare da niente e nessuno. Jo è anche un po’ la “protagonista” del libro e secondo il mio pensiero anche l’alter ego della scrittrice Luisa May Alcott.

La timidezza e dolcezza di Beth e la sua irrefrenabile voglia di aiutare, il suo essere semplice la porta ad essere un personaggio complicato e nel libro forse l’unica cosa che traspare in modo molto chiaro è la sua passione per la musica.

La voglia di comparire di Amy che in quella situazione comprende meno le difficoltà e quindi patisce di più il cambiamento, risultando in alcuni casi capricciosa, cosa che viene giustificata dalla tenera età che non gli permette di avere il senso di responsabilità che ha colpito le altre.

Un libro si può distinguere da un altro non solo per la storia che racconta ma anche per diversi fattori come il tempo e il luogo dove è ambientato, il modo in cui è stato scritto e il tipo di personaggi che ne fanno parte. Per questo, per comprenderne le differenze, voglio mettere i mondi che si trovano all’interno a confronto.

Il mondo che vi voglio raccontare si trova in Inghilterra, durante la guerra delle due rose, guerra tra la casa degli York e la casa dei Lancaster. Il nostro protagonista è Richard Shelton, giovane ragazzo rimasto orfano e cresciuto da Sir Daniel Brackley, avido e opportunista cavaliere. Shelton, comunemente chiamato Dick, era un ragazzo con l’unico pensiero di combattere e servire il suo signore, l’uomo che gli aveva dato un tetto, che lo aveva sfamato e cresciuto come un figlio. La sua vita cambia quando un gruppo di rivoltosi iniziò ad assassinare gli uomini che sostenevano Sir Daniel impiantando nel petto dei malcapitati una freccia nera, il loro simbolo. Dopo aver trovato e aiutato un ragazzo, John Machcam a fuggire da Sir Daniel, scopre che in realtà è una ragazza,JoanSidley e si innamora di lei. Avendo capito che era stato lo stesso Sir Daniel ad assassinare il padre, Dick viene divorato da un senso di vendetta e non vuole far altro che ucciderlo, ma cercando di fuggire dal palazzo per unirsi ai rivoltosi, perde la sua Joan che resta nelle grinfie di Sir Daniel. Dopo mille peripezie finalmente Dick riesce a liberare la sua amata, la tirannia cade e anche se ha l’opportunità di uccidere Sir Daniel, lo risparmia dimostrando il grandissimo cuore che gli arde nel petto, un attimo dopo però Sir Daniel viene comunque trafitto da una freccia. Il racconto si conclude con il ritiro dalla vita militare di Dick e il matrimonio con Joan. In questo romanzo lo scrittore racconta in modo molto veloce senza soffermarsi sui minimi particolari descrivendo però molteplici scene, si sbilancia tra la realtà e la fantasia descrivendo scene tranquille alternate a scene in cui il protagonista e i suoi compagni affrontano nel caos di una battaglia. Nel romanzo, in mancanza dei particolari legati a emozioni o sentimenti, si fatica a comprendere il carattere del protagonista che viene fuori solo nel momento finale del libro, dopo che la sua amata gli è stata portata via, Dick fa emergere la sua tenacia stimolata dalla perdita di una persona a lui cara, il alcuni punti la fragilità ma anche il suo grandissimo cuore. A mio parere Robert Louis Stevenson quando racconta il personaggio di Dick in tutto il romanzo stimola in lui un cambiamento dettato dal fatto che ogni sua certezza gli è crollata sulle spalle, da un momento all’altro si è ritrovato a cambiare pensiero, fatto che per me corrisponde anche a un momento di maturazione del ragazzo che per la prima volta sente maturarsi in corpo il vero e proprio sentimento di vendetta che alla morte del padre non ha potuto provare in quanto ancora bambino.

I due romanzi messi a confronto sono molto diversi:

Il primo, molto realistico descrittivo e particolareggiato, che colmo di emozioni riesce a farti amare i personaggi come se esistessero davvero.

Il secondo gioca su un tema reale con una storia divisa in semplici sequenze che si susseguono arricchite da battaglie e continui cambi di location.

Senza dimenticare poi che i due libri sono ambientati in due tempi totalmente diversi uno intorno all’ anno 1800 e l’altro nel ‘400.

Insomma ogni volta che giriamo quella pagina che sia la prima o la seconda volta ne usciamo sempre più arricchiti di prima.