Pubblichiamo in queste pagine i commenti che giungono al nostro sito dagli alunni e genitori dell’Istituto
“Ho scelto di leggere e commentare il testo di Isabella Pintea (2B) riguardo l’essere diversi. Isabella ha deciso di raccontare la storia di un ragazzo affetto dalla sindrome di Treacher Collins, che paragona la sua vita a quella del ragazzo del libro “Wonder”. Luigi ha cambiato molte scuole a causa del lavoro dei genitori, ma per la prima volta in questa nuova scuola si è sentito a casa. I suoi compagni lo hanno accettato sin dal primo giorno e per la prima volta in vita sua ha trovato dei veri amici. Per la prima volta Luigi non si è sentito diverso dagli altri. Diverso da chi e perché? Per una faccia non bella? Ma tutti noi siamo belli? Perché diamo troppo valore all’aspetto fisico senza capire che il bello di una persona viene da dentro? Ciò che ha raccontato Isabella, anche se credo frutto della sua immaginazione, rappresenta la realtà dei tantissimi ragazzi affetti da diverse patologie. Lei è riuscita a descrivere in modo semplice ed emozionante la vita di un ragazzo speciale. Isabella ha evidenziato il fatto che le persone “diverse” non sono differenti da noi. Sono ragazzi con un cuore, grande forza e personalità che devono essere rispettate. Con parole calde che arrivano al cuore Isabella è riuscita a mettere in risalto i problemi che incontrano questi ragazzi ogni giorno. Ci sono anche dei casi particolari in cui la “diversità” è vista come una qualità, come un pregio e questa cosa, incoraggia i ragazzi a continuare a lottare, perché la vita anche se è difficile merita vissuta fino in fondo. Quello che ha raccontato Isabella è un messaggio di positività e di speranza in un domani dove nessuno si sentirà colpevole per essere diverso.” SOFIA NEAMTU IIID
“Ottima iniziativa che consente non solo di mettere in evidenza le potenzialità dei nostri ragazzi ma offre un’importante occasione per utilizzare in modo corretto e consapevole gli strumenti che la tecnologia ci offre.” Una mamma
“L’idea di creare un giornalino scolastico online dove poter esprimere le proprie opinioni e condividerle con tutti è grandiosa. Il motivo per cui lo ritengo tale è perché a me piacciono questo tipo di attività e anche perché così tutta la scuola ha la possibilità di vedere cosa sono capaci di fare i propri alunni. Molti dei nostri lavori sono già stati pubblicati, come ad esempio gli ultimi con argomento la Diversità; sono molto fiera che anche il mio elaborato sia stato pubblicato, ovviamente non solo il mio ma anche quello di una mia compagna di classe e di una compagna della classe terza. Riguardo il testo di Isabella (la mia compagna di classe) è stato un lavoro molto bello, che però somiglia molto al libro “Wonder” di R.J.Palacio, che parla di un ragazzo con una sindrome che gli ha deformato completamente il viso e veniva sempre deriso da tutti fin quando non è capitato in una classe dove per la prima volta è riuscito a sentirsi una persona normale. Il testo dell’altra mia compagna della terza C (Rachele) mi è piaciuto di più non perché è più grande e potrebbe avere più idee ma perché l’argomento e la storia mi hanno colpito particolarmente; la protagonista del racconto è diventata disabile a causa di una malattia che l’ha colpita a 5 anni, reagisce e fa di tutto per avere anche lei un ruolo nella vita. Riguardo a cosa vorrei migliorare, pensavo e parlando anche con i miei genitori, prima di tutto pubblicizzare di più il sito durante l’anno scolastico per farlo conoscere meglio alle famiglie e poi alla fine dell’anno creare un giornalino anche cartaceo e distribuirlo a tutti coloro che hanno contribuito, alle famiglie e anche alle classi, perché no, delle elementari. I testi inoltre dovranno essere, come sono ora tutti nominativi e non anonimi.” Arianna Orfei IIB